Wednesday, September 24, 2014

I veri eroi di Kinshasa e i piccoli (per non parlare dei grandi) abusi che ogni giorno subiscono.

Tra I miei eroi di Kinshasa ci sono I giovani che passano la giornata ai semafori di la Gombe a vendere giornali, dolciumi, cose varie.
Mi stupiscono di piu - la loro forza, la loro perseveranza e resistenza - dei ragazzini che si appiccicano ai vetri per chiedere qualche franco.
E poi I venditori di strada in generale, tante donne, tanti uomini giovani.

Ora, se la strada non e' molto sicura per un bianco/expat che voglia farsela a piedi (ma ci sono amici che non sono affatto daccordo, per esperienza personale, con questa percezione), non sembra neanche una passeggiata per chi, vendendo sulla strada, cerca di guadagnarsi da vivere.

Gia' settimane fa avevo assistito alla fine di un episodio di abusi da parte delle forze dell'ordine: un casco di banane su un pick up pieno di poliziotti (o qualcosa del genere), qualche banana sparsa a terra e un giovane che dignitosamente le ridispone su un pezzo di stoffa steso a terra, donne scappate a qualche decina di metri, le bacinelle di frutta scomposta a causa della corsa.
Poi qualche giorno fa un omone di fronte a un piccolo stand su un marciapiede, l'impressione che voglia prendere qualcosa con la forza, spintona un giovane, una ragazza fa per mettersi tra I due e mi sembra proprio che si becchi un ceffone.
Qualche mattina fa, l'occupante di una macchina davanti a quella in cui sono io sembra interessato a vari giornali che gli mostra un giovane. Scatta il verde e la macchina avanza, costringendo il giovane a corrergli accanto (insieme a un altro giovane, un collega immagino). A perdita d'occhio. Perche arrivati alla linea del semaforo non riesco piu a vedere se il giovane si stacca di buon grado o e' costretto a mollare la presa a causa della velocita presa dal veicolo. Non e' la prima volta che vedo uomini al volante abusare di venditori di strada.

E allora mi chiedo, ma se I giovani che si guadagnano la vita per strada, vendendo o mendicando, poi a volta si incazzano e attaccano qualcuno che percepiscono come piu' benestante di loro, ma c'e' da stupirsi?! Io non riesco nemmeno a incazzarmi, forse perche' non sono ancora stata vittima, forse perche' so come tutti I migranti siano confusi in un tutto indistinto e minaccioso in Italia, per incazzarmi di essere confusa con tutti gli espat che sono a Kin. Mi stupiscono di piu la forza, il coraggio, la resistenza, di chi ogni mattina continua a caricarsi di fardelli piu' o meno pesanti e si lancia sulle strade di Kinshasa a cercare il proprio mercato.

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