Thursday, April 17, 2014

Spazio vitale...

Ieri sera si parlava, con due nuove amiche, una italiana e una portoghese, di spazio vitale...di come noi mediterranei, in generale, tendiamo a stare vicini, toccare, comprimere gli spazi tra noi e le persone con cui interaggiamo...mentre spesso i nord europei tendon a tenere le distanze...al punto che qualcuno una volta ha detto all'amica portoghese che trovava veramente questo modo invadente di fare, questa mancanza di rispeto per lo 'spazio vitale' individuale... :(

Penso a un'amica, una sorella infatti, che ancor prima che partissi io e' partita per la Svizzera...a come possa essere piu' difficile stringere dei legami in Europa che in Africa...a come, ancora una volta, devono sentirsi soli e tenuti a distanza, tutti i migranti che coraggiosamente lasciano i propri paesi in cerca di occasioni migliori all'estero...

Tuesday, April 15, 2014

Paese di emigrazione...

http://video.repubblica.it/le-inchieste/sbarcano-in-australia-con-una-sola-idea-restare/154059/152561

...incredibilmente iscruttivo sentir parlare dei giovani italiani che vanno in Australia pieni di speranza e incoscenti delle difficoltà...proprio come in Italia spesso si parla dei migrant che vengono da noi...
E a quanto pare anche i nostril italiani in Australia tentano a celare le difficoltà che trovano li, e sentono forte la vergogna del fallimento al punto di cercare di restare a tutti i costi quando é la disperazione massima che li ha spinti a lasciare il proprio paese...

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/04/14/news/l_australia_tra_sogno_e_illusione-83574026/
"Mi pagano 10 dollari all'ora, quando la retribuzione minima è di 17. La verità", dice "è che qui se non hai la professionalità richiesta vieni trattato come tanti marocchini in Italia, cioè male. Per questo ho deciso di rientrare in Italia".  
Le conclusioni le tira Margaret Ferrante di Go Study: "Di tutti gli italiani che si rivolgono a noi, il 50 per cento alla fine torna a casa". Ci sono problemi di visto, difficoltà con l'inglese, alti costi della vita, impreparazione al trasferimento, mancanza di qualifiche richieste dal mercato locale. Insomma, la terra dei canguri non è solo sinonimo di mare, sole e successo. Per molti si sta rivelando un sogno infranto.

...e comunque sicuramente gli italiani che falliscono il proprio progetto migratorio hanno meno pressioni e possono piu' facilmente tornare sui propri passi...

Va decisamente peggio a tutti i richiedenti asilo e i migrant che arrivano in Australia da nazioni povere...

Monday, April 7, 2014

Genocidio in Ruanda

Si commemorano oggi i 20 anni dall'inizio (ufficiale) del genocidio in Ruanda. Migliaia di persone uccise sulla base di differenze etniche, e soprattutto economiche, cristallizzate durante l'epoca coloniale...

http://www.kigaligenocidememorial.org/old/centre/index.html

Oggi Kigali e' una citta' moderna, e ci sono sforzi visibili per migliorare le condizioni delle popolazioni anche nelle zone rurali. C'e' preoccupazione tuttavia circa la democraticita' del processo, e allo stesso tempo ancora molta paura che cio' che e' successo possa accadere di nuovo...Il presidente ruandese torna ad accusare, in questi giorni, la Francia e il Belgio di aver avuto un ruolo determinante  "nella preparazione politica del genocidio"...
(http://www.repubblica.it/esteri/2014/04/05/news/ruanda_il_presidente_kagame_torna_ad_accusare_la_francia_per_genocidio-82842640/)